....Tipologia: Padiglione..Typology: Pavilion....
....Anno: 2020..Year: 2020....
....Stato: Proposta di concorso..Status: Competition finalist....
....Collaboratori: Elena Rosati, Olivia Falsini..Collaborators: Elena Rosati, Olivia Falsini....
....Dimensione: 284 m²..Dimension: 284 m²....
....Cliente: Museo MAXXI ..Client: MAXXI Museum........
....X è stato concepito come un dispositivo di spazio pubblico: un frammento nella vita del museo MAXXI, un momento per celebrare e rivendicare lo spazio pubblico in tutte le sue forme e declinazioni. X è progettato per supportare le attività del MAXXI, creando spazi sorprendenti e piacevoli. Un padiglione ed un esteso disegno a terra esaltano le aree esterne del museo, enfatizzando la qualità della superficie pubblica. ..X is a machine for public space: a fragment in the life of the museum’s building, a moment to celebrate and claim public space in all its forms and declinations. Designed to support MAXXI’s activities, it creates surprising and pleasurable spaces. A pavilion, together with an extensive design laid on the ground, enhances the external space of the museum, emphasizing the quality of the public surface. ....
….X è uno dei 5 progetti finalisti sviluppati per l’ottava edizione del concorso YAP Rome at MAXXI.
La forma e l’orientamento del padiglione sono determinati in egual misura dal programma, dal sito di progetto e dal vocabolario formale della città: l’idea, veicolata dall’estetica militare, è quella di una tenda in un campo di battaglia in difesa dello spazio pubblico.
Nell’ideazione di X, i riferimenti vengono utilizzati liberamente, elaborando un vocabolario unico e specifico legato al luogo di progetto e all’estetica contemporanea. ..X is one of the 5 finalist projects developed for the 8th edition of the YAP Rome at MAXXI competition.
The project’s shape and orientation are determined in equal parts by program, site conformation and formal vocabulary embedded in the city; its message is carried in a military aesthetic, conveying the idea of a tent in the battleground for the preservation of public space.
In designing X, references are used freely, elaborating a unique vocabulary specific to the project’s site and today’s times. ….
….In pianta il padiglione può essere letto come una croce inscritta in un cerchio; al simbolo della croce, sciolto dalla sua accezione religiosa, viene attribuito un significato puramente sociale. La piattaforma circolare garantisce apertura e multidirezionalità, il tetto a forma di croce ordina lo spazio e divide l’area in quattro quadranti dedicati alle diverse attività.
L’uso dell’acqua evoca un dispositivo architettonico ricorrente nella città di Roma, quello della fontana, creando sia un senso di raffrescamento durante l’estate che un aspetto teatrale durante concerti ed eventi. ..In plan, the pavilion can be read as the inscription of a cross in a circle; the symbol of the cross freed from its religious meaning and given a purely social one. The circular platform, allows its ground to be open and multidirectional, the cross shaped roof orders the space and divides the area into four quadrants dedicated to different activities.
The Roman ubiquitous element of the fountain is worked into the project as mist, evoking the steam evaporating from the ancient thermal baths, creating both a sense of refreshment during summer and a theatrical feature during concerts and events. ….
….La durata della vita di X comincia dal momento in cui è progettato: il padiglione è stato ideato come dispositivo completamente riutilizzabile, in modo da renderlo quanto più possibile sostenibile e utile. Realizzato con materiali da costruzione e tessuti riciclabili, tutte le parti del padiglione possono trovare un nuovo e differente utilizzo una volta assolta la sua funzione al MAXXI. La sostenibilità del progetto risiede nella sua filosofia “rifiuti-zero” e nell’idea di massimizzare il suo potenziale attraverso il design, sfruttando materiali riusabili a basso costo. ..From the moment X is designed its life span begins. For it to be as sustainable and useful as possible we conceived the pavilion as an all reusable machine. Made of construction materials and resistant fabrics, all of the pavilion’s parts can find a different usage after its purpose at MAXXI has been fulfilled. The sustainability of the project lies in its zero-waste philosophy and in the idea of maximizing its potential through design while using low cost reusable materials. ….
….X è studiato per offrire ai suoi utenti diverse tipologie di spazio pubblico, che si differenziano per il grado di intimità. Partendo dal centro e procedendo verso l’esterno, le funzioni assegnate al progetto divengono man mano più pubbliche, e lo spazio si presta ad essere condiviso più apertamente. ..X is designed to offer its users multiple degrees of publicness. The pavilion is conceived as a series of circular rings each containing a different level of intimacy. Starting from the center and moving outward, the functions assigned to the project become increasingly more public and the space more openly shared. ….
….Di fronte al padiglione si sviluppa un tappeto disegnato fatto di simboli e riferimenti in cui le piante di chiese storiche e varie forme geometriche vengono smontate, rielaborate e riassemblate in una nuova immagine: un gioco che contiene segretamente la storia della città. ..A play on symbols and references is made in the designing of the ground carpet laid in front of the pavilion. Here church floor plans, geometrical symbols and shapes are taken apart, reworked and reassembled in a new form: a game secretly containing the city’s history. ….